Per combattere
è necessario conoscere
le regole dello scontro
Ciao a tutti, sono il signor Presidente di giuria o arbitro che dir si voglia ed ho il compito, per chi non lo conoscesse già, di illustrare il mondo in cui sono chiamato a svolgere le mie funzioni.
Cominciamo subito a fare alcune importanti considerazioni.
Chi partecipa alle gare compete con l’avversario ed è impensabile che non ci siano delle regole da rispettare; di conseguenza la conoscenza di queste regole è fondamentale per sapere come comportarsi sulla pedana e per capire cosa si deve lecitamente cercare di fare per ottenere la vittoria. Per esempio devi sapere dove metterti in guardia, devi stare attento ai comandi del presidente di giuria, devi sapere cosa puoi o non puoi fare durante il combattimento, ecc.
Tutte queste regole sono appunto racchiuse nel cosiddetto Regolamento.
Intendiamoci bene, le regole e regoline sono veramente tante e chi vuole, come me, fare il Presidente di giuria, deve prima studiare tanto e poi fare un apposito esame per dimostrare le sue conoscenze.
Lo schermitore che scende in pedana non deve prima fare alcun esame, ma deve comunque dimostrare di sapersi ben comportare sulla pedana, altrimenti arrivano le non piacevoli sanzioni.
Lo scopo di questa rubrica è appunto quello di cercare di appassionarsi al Regolamento, nel senso di sentire l’esigenza di saperne sempre di più sulle regole che comunque dobbiamo rispettare; per di più utilizzeremo il metodo del “salvadanaio”: una nozione oggi, una domani, una domani l’altro!
Comunque, prima di cominciare ad esaminare le norme nel particolare, credo sia interessante dare uno sguardo in generale, per capire quale sia l’ambito di applicazione del Regolamento e a quali principi esso s’informi.
Ecco che si può fare una prima importante distinzione: Il Regolamento del materiale e il Regolamento Tecnico per le gare.
Il primo, come si capisce già dalla sua definizione, riguarda il corredo che consente di svolgere l’attività di pedana: l’armamento – l’equipaggiamento e l’abbigliamento – i materiali forniti dagli organizzatori.
Ovviamente sono necessarie delle regole che normalizzino tutti questi accessori, ovvero regole che pongano sullo stesso piano i partecipanti: quindi comuni misure, pesi, dimensioni e forme.
Quindi ci saranno:
Per l’Armamento: caratteristiche comuni a tutte le armi – lunghezza, peso e forma dei singoli componenti;
Per l’equipaggiamento e l’abbigliamento: norme per la divisa, del guanto, delle maschera, del giubbetto elettrico e dei passanti;
Per i materiali forniti dagli organizzatori: pedane, rulli, apparecchi di segnalazione e loro sorgente elettrica.
Ora passiamo alla seconda parte del Regolamento, quella del Regolamento Tecnico.
Qui non si tratta più di materiali o cose, ma si affrontano altri temi: la Terminologia – il Terreno – il Combattimento – l’Arbitraggio e il giudizio delle stoccate – il Fioretto, la Spada e la Sciabola – il Codice e l’Autorità Disciplinare – le Sanzioni – I Reclami e gli Appelli – i Controlli Antidoping.
Per la Terminologia si tratta di definire alcuni dati tecnici di base: il concetto del Tempo – il concetto di azione offensiva e azione difensiva.
Per il Terreno: misure precise del luogo di gara.
Per il Combattimento: modo di tenere l’arma – messa in guardia – sorpasso dei limiti della pedana – durata del combattimento – incidente e ritiro dalla gara.
Per l’Arbitraggio e il Giudizio delle stoccate: materialità della stoccata – validità o priorità della stoccata – gestualità dell’arbitro – controllo del materiale.
Per il Fioretto, la Spada e la Sciabola: per ogni specialità regole particolari per l’assegnazione della stoccata.
Per il Codice e l’Autorità Disciplinare: regole e soggetti per l’osservanza delle norme.
Per le Sanzioni: tipologie di penalità per il non rispetto delle norme.
Per i Reclami e gli Appelli: regole per contestare una decisione arbitrale.
Per i Controlli Antidoping: norme per verificare l’assunzione di sostanze proibite.
A questo punto abbiamo portato a compimento quello sguardo generale sul Regolamento che ci è stato utile per capire come sia strutturato e quindi a cosa serva e sin dove si spinga.
Un avvertimento importante per chi non lo sapesse: consultare il Regolamento è alquanto facile, in quanto basta andare sul sito della nostra Federazione, in Statuti e Regolamenti.
Negli articoli Tutto Fioretto, tutta sciabola e tutta spada trovi un estratto sia del Regolamento materiali tecnici, sia del Regolamento tecnico per le gare.
Compiti dell’arbitro e degli assessori (come da Regolamento tecnico per le gare)
L’arbitro
L’arbitro ha numerosi compiti:
a) fa l’appello dei tiratori.
b) Ha la direzione dell’incontro.
c) prima di ogni assalto, l’arbitro deve controllare le armi, l’abbigliamento ed il materiale dei tiratori, secondo le disposizioni qui presenti.
d) sorveglia il regolare funzionamento dell’apparecchio. Di sua iniziativa, o su richiesta di un capitano di squadra o di un tiratore, procede agli esami di verifica e di localizzazione del difetto eventualmente verificatosi. Impedisce che i tiratori contrastino le ricerche modificando o sostituendo intempestivamente il proprio materiale.
e) dirige gli assessori, i cronometristi, i cartellonisti, ecc.
f) deve posizionarsi e spostarsi in modo da poter seguire l’assalto, potendo constatare in qualsiasi momento l’accensione delle luci.
g) sanziona le trasgressioni al regolamento, assegna le stoccate.
i) mantiene l’ordine.
j) ogni volta che lo ritiene opportuno, deve consultare i tecnici in materia di segnalazione elettrica
Gli assessori
L’arbitro compie la sua missione con l’aiuto di un apparecchio di controllo automatico delle stoccate con, eventualmente, l’assistenza di due assessori che sorvegliano l’uso del braccio o della mano non armata, la sostituzione del bersaglio valido, le stoccate di spada portate a terra nella spada, le uscite laterale e posteriori della pedana, o tutte le altre fallosità definita dal regolamento.
L’intervento degli assessori è obbligatorio in tutte le finali (da 4 o da 8) individuali e per la finale (da 2) a squadre.
Gli assessori si piazzano ai due lati dell’arbitro, da una parte e dall’altra della pedana; essi seguono tutte le fasi del combattimento.
Gli assessori si devono scambiare di lato a metà dell’assalto, dopo ogni intervallo, e dopo ogni frazione di un incontro a squadre, in modo da non dover controllare sempre lo stesso tiratore.
Ecco alcuni disegni esemplificativi