Scherma Tradizionale


schernatradizionale

 

Alla ricerca delle nostre origini

 

 

 

 

 

 

La scherma tradizionale, scherma antica o scherma storica è la ricostruzione dei sistemi sviluppatisi prima della codifica sportiva della scherma (ovvero dell’uso sistematizzato di una spada o altra arma), sulla base della documentazione storica rimasta, dei sistemi tradizionali ancora conservati e della verifica in simulazione di combattimento.

Non va confusa con la scherma teatrale e coreografica, che sono genericamente ispirate ai sistemi effettivamente esistiti, molto diverse dalla moderna scherma sportiva agonistica che ha perso il senso dell’uso dell’arma come se fosse vera ed affilata.

Le tecniche di scherma antica, al giorno d’oggi, vengono riproposte grazie allo studio degli scritti che i Maestri del tempo ci hanno lasciato o, in taluni casi, recuperando quanto è rimasto in ambiti non collegati al mondo della Scherma Sportiva. Si possono così scoprire le peculiarità di un’arte marziale occidentale, che ha trovato in Italia un terreno particolarmente fertile per svilupparsi ed accrescersi al punto da poter essere considerata a pieno titolo l’Arte marziale Italiana. Un’Arte che si fonda sul principio del “toccare senza essere toccati” e su oltre sette secoli di storia codificati nelle decine di Trattati d’Arme fino ad oggi recuperati.

Nel ‘900 era uso distinguere la scherma praticata al circolo sportivo e la scherma da duello, normalmente al primo sangue, rispettivamente con “scherma da pedana” e “scherma da terreno”.

Oggigiorno, nel linguaggio comune sono oramai diventati pressoché equivalenti i seguenti termini, anche se ne esistono diverse interpretazioni: scherma tradizionale indicante le tecniche schermistiche tramandateci attraverso la tradizione orale o scritta; scherma antica (in contrapposizione al termine “scherma moderna” sinonimo di scherma sportiva) indicante la scherma non più praticata in tempi odierni; scherma storica indicante le tecniche schermistiche relative ad un determinato periodo storico non contemporaneo (es. scherma storica rinascimentale, scherma storica trecentesca, ecc.).

Lo studio di queste discipline può essere orientato verso l’analisi e la ricostruzione da documentazione scritta oppure verso la sperimentazione diretta con repliche delle armi originali.

Mentre la pratica in combattimento libero, data la relativa pericolosità della stessa, può essere eseguita in sicurezza riconducendola ad una delle seguenti categorie:

contatto leggero (light contact o in controllo) in genere eseguito con repliche in metallo prive delle caratteristiche lesive (taglio e punta), in cui la sicurezza è garantita dal controllo del colpo e si pratica al fine di migliorare la tecnica schermistica;

contatto pieno (full contact) in genere eseguito con repliche in materiale non lesivo (acciaio leggero e flessibile, legno, rattan, bambù) ed opportune protezioni per il corpo, in cui lo scopo principale è simulare nella migliore maniera possibile le condizioni di uno scontro reale.

Negli ultimi anni si sta diffondendo una terza categoria, ispirata alle rivisitazioni hollywoodiane del medioevo europeo. Tale disciplina, spesso sovrapposta alla rievocazione storica, consiste in scontri fra contendenti in armatura completa dotati di repliche di spade rigide e fortemente smussate (minimo 3 mm di superficie di impatto). Pur presentando a volte colpi applicati con notevole forza, per ragioni di sicurezza vengono banditi determinati colpi o atteggiamenti, presenti invece nel contatto pieno. La presenza di pesanti protezioni passive in metallo consente ai combattenti di non prestare particolare attenzione al controllo del colpo, cosa invece fondamentale nel contatto leggero.